In cima al Tezio, un monte di 960 m s.l.m a circa 10 km nord da Perugia, si gode di una vista unica che spazia dalle cime appenniniche ( fra cui l'Amiata e il Cetona) a est e a nord, al Lago Trasimeno a ovest, al profilo lontano, ma inconfondibile, di Perugia a sud. Quando questi limiti visibili diventano familiari e li riconosci subito, ti senti sicuro, ti senti nel tuo posto! E' una sensazione ancestrale, che provo ogni volta e che mi ricongiunge con l'umanità! Credo che tutti la provino! Questo controllo visivo, l'uomo lo desidera da sempre! Non a caso in cima al Tezio una campagna di scavi archeologici avvenuta tra il 2007 e il 2009 ha confermato l'ipotesi dell'esistenza di una cerchiaia di epoca protostorica: una fortificazione sommitale destinata al controllo visivo a scopo di difesa. Di questa antichissa costruzione oggi non rimane che un segno sul terreno, un solco che mette in evidenza la favorevole conformazione del suolo, un avvallamento naturale, si tratterà di una dolina carsica, così come di una dolina si tratta anche per la Neviera che sorge poco più in basso rispetto ai prati sommitali in direzione ovest.
Quando ancora non esisteva l'industria del freddo, nei mesi invernali in
questo luogo la neve veniva ammassata e calpestata per renderla
compatta e poi ricoperta con strati di paglia per meglio conservarla.
Una volta trasformatasi in ghiaccio questo veniva sezionato in blocchi
che, avvolti in sacchi di juta, erano trasportati a valle a dorso di
mulo. Da qui, su carri trainati da cavalli, era poi trasferito in città
per gli usi civili e domestici (ospedali, trattorie, famiglie).
L'Associazione
Culturale Monti del Tezio, consapevole della necessità di salvaguardare
questa importante testimonianza storica, dopo aver individuato il luogo
dove sorgevano le Neviere, ormai completamente occultato dalla folta
vegetazione infestante, grazie al lavoro volontario di alcuni soci,
nell'anno 2001 ha riportato alla luce i resti della costruzione che
serviva per l'accumulo e la conservazione della neve.
Le più antiche
notizie rintracciate all'Archivio di Stato di Perugia, risalgono al
1669. Da una sorta di avviso pubblicitario apparso sulla "Gazzetta",
giornale che si stampava a Perugia nel 1864, si legge: "Il Conte Oddi
Baglioni ha sul Monte Tezio delle buche per la neve e accetta
prenotazioni dai caffettieri".
Il recupero del sito, così come ora
appare, è stato completato nell'estate 2005, grazie all'intervento di
consolidamento e bonifica dell'intera area realizzato dalla Comunità
Montana - Associazione dei Comuni Trasimeno Medio Tevere.
(Da "I
Quaderni del Monte" - Collana edita dalla Associazione Culturale Monti
del Tezio - n. 1 anno 2002: Le Neviere di Monte Tezio).
L'edificio di origine medioevale, seminterrato, è da tempo privo di copertura, presenta una pianta circolare del diametro interno di 12 metri ed è definito da una muratura di pietrame dello spessore di 50 cm.. Quattro piloni addossati alla parete stessa, sono ubicati alle estremità di due diametri ortogonali; su di essi erano impostati due arconi intersecantisi in chiave, sui quali era adagiata la struttura lignea sostenente un tetto tradizionale costituito da pianelle, tegole e coppi.
In giro per i monti e i boschi umbri, le neviere le abbiamo trovate varie altre volte ( al Bosco San Francesco di Assisi per esempio), e anche in città abbiamo trovato antiche ghiacciaie o similari per la conservazione del ghiaccio ( a Città di Castello per esempio), unico mezzo un tempo per curare la febbre.
Per visitare queste, sicuramente le più maestose, site al Tezio, noi abbiamo percorso il sentiero 1 a salire, mentre siamo ridiscesi sul sentiero 3, per un totale di 6 km circa.
Buone escursioni a tutti!
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Sulla mappa digita: Parco Naturale del Monte Tezio
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