Per chi cerca sempre nuovi punti di vista…il Bosco di San Francesco è senz'altro uno dei più originali per conoscere diversamente Assisi. Io ho sempre privilegiato il Subasio come porta naturale alla città, ma anche questo accesso dal lato della valle del fiume Tescio ha le sue particolarità.
La nostra visita al Bosco San Francesco in effetti è cominciata proprio da fondovalle, in prossimità del Ponte Santa Croce o Ponte Galli; siamo in compagnia di tante altre famiglie e delle guide CAI Baby Perugia. La passeggiata si snoda lenta fra osservazioni, giochi, letture e attività e fa apprezzare a grandi e piccoli l'integrità della natura circostante.
Camminare e osservare gli elementi storici e naturalistici nel bosco di San Francesco rende espliciti due diversi modi dell'uomo di rapportarsi nel medioevo (o forse nei secoli dei secoli) con la Natura.
Da un lato abbiamo l'approccio lavoristico, è l'uomo che interviene nella natura, trasformando il paesaggio per il proprio uso: taglia, disbosca, costruisce ponti, mulini, monasteri, hospitali…in un'ottica benedettina (ora et labora) in cui il lavoro è il principale dovere, il modo in cui rendersi utile al prossimo: è la parte del Bosco in cui incontriamo il complesso monastico, benedettino per l'appunto, di Santa Croce, sono evidenti muretti e altri interventi come strade e ponti e deviazioni del corso del fiume, un paesaggio molto rimaneggiato dall'uomo. Dall'altro lato abbiamo l'approccio contemplativo tipico del francescanesimo, dove prevale la forza mistica della natura, madre e sorella, selvaggia e predominante. Siamo nella seconda parte del Bosco dove non compaiono opere dell'uomo, dove il paesaggio è maggiormente conservato come quello originale. Da qui si giunge fino alla Selva prossima alla Basilica di Assisi. Il bosco è intatto, l'uomo non lo domina, ma capisce di farne parte se vi si abbandona.
A fare da congiunzione fra questi due ambienti, l'inserimento voluto dal FAI, del Terzo Paradiso: grande opera di land art realizzata da Michelangelo Pistoletto con tre grandi solchi circolari e tangenti fra di loro, piantumati a doppio filare di ulivi. Una terza possibile strada per un'armonia futura fra l'uomo e la natura!
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Cerca nella mappa: Via San Vetturino, Assisi, PG
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