La mappa ce l'abbiamo, la guida pure, usiamo un lavoro svolto qualche anno fa da alcuni studenti perugini…molto interessante!
Perugia è là, la scorgiamo vicina adagiata sui suoi colli. Nell'Italia medioevale, esercitava il suo controllo fino a qui…una naturale estensione della città, economia rurale del medioevo.
Faremo un giro sui luoghi del torrente Caina che in questi giorni piovosi è gonfio di acqua.
Nel territorio dei vari contadi cittadini si trovavano castelli (piccoli villaggi fortificati) e ville (prive di mura); nel XV secolo le ville cominciarono tutte a trasformarsi in castelli per avere maggiore protezione.
Prima tappa: San Biagio della Valle, anche questa una villa fortificatasi sul finire del 1300.
Sappiamo che troveremo ancora i segni dei vari terremoti che qui si sono succeduti, quello del 97 e poi quello del 2009. Giunti a San Biagio, infatti, per prima ci si presenta ai nostri occhi la bella torre cilindrica del castrum del paese con la sua imbracatura di legno.
Aggirandosi dentro le mura, protagoniste sono loro..le case con le loro gabbie…ormai fradicie. Gli abitanti del borgo pensano che noi ne vogliamo acquistare una di queste casette abbandonate e ci ammiccano speranzosi.
Una signora affacciata alla finestra ci racconta la storia di una piccola edicola incastonata al muro della sua casa, custodisce questo bene prezioso non tanto per il valore storico della maiolica risalente alla fine del 1800 proveniente dai famosi forni Ficola di Deruta…ma per la storia della mano mancante alla Madonna raffigurata. Ci racconta chi e perché la ruppe con una sassata…mi sembra un privilegio saperlo, una confidenza speciale. Ecco adesso posso dire di saperne una più del diavolo…su San Biagio della Valle!
Al bar del paese…una frase colpisce l'attenzione dei bambini: oggi piove, domani no!
Così, fiduciosi ripartiamo per visitare il Bosco Sereni. E' un bosco antico, un bosco di pianura, una rarità, esiste qua dal medioevo, importantissima riserva di risorse, sempre in equilibrio con le superfici destinate all'agricoltura e all'allevamento, allora come adesso.
Per passeggiare un po' nel bosco bisogna farsi aprire il cancello dai proprietari.
La pioggia incombe, ma noi facciamo due passi, passiamo per l'ottocentesco casino della caccia ci addentriamo un po' e se non fosse per le specie arboree presenti sembrerebbe di trovarsi nella foresta pluviale…cerri, roverelle, lecci e carpini con relative specie arbustive da sottobosco ci ricordano che siamo in Umbria.
Il temporale, poco distante, ci caccia fuori dal bosco e ripartiamo alla volta di Bagnaia.
Anche qui vicende di incastellamento e …cavalieri.
Seduti ad una panchina, difronte ad una piccola porta aperta nelle mura, ascoltiamo meravigliati la storia di Pian della Battaglia.
Nel 1365, in una piana ad ovest del paese, tremila cavalieri rimasero sul campo nel corso dell’epico scontro tra i mercenari anglo-ungheresi di Sir John Hawkwood, mandati dal papa per sottomettere Perugia, e quelli tedeschi di Hanneken von Baumgarten, a difesa della città. Gli inglesi furono sconfitti e fatti prigionieri dentro il castello di San Mariano.
E' incredibile…cosa può riservarti un giro per le campagne di Perugia!
Rientrati a casa di Renate a Sant'Enea per rimanere in tema di paesaggio medioevale...ci concentriamo in una partita a Carcassonne!
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