sabato 4 gennaio 2014

Perugia - Over the hill!

Da tanto tempo sogno di percorrere a piedi una via di accesso a Perugia del tutto inconsueta: la Strada del Valiano e di San Michele Arcangelo, strade interpoderali che si snodano lungo la vallata del Fosso Santa Margherita con accesso dalla Strada Montevile, poco prima della traversa di Via delle Cove. Come è noto, Perugia sembra costruita su una collina, ma in realtà sorge su due colli, il Colle del Sole e Colle Landone; la massima depressione tra le due alture si estende proprio dal fosso di Santa Margherita, a est, al fosso della Cupa, a ovest. Perugia è fondata infatti su un sistema di 4 valloni, che sotto forma di cunei di verde si spingono fino a ridosso della città storica: il Bulagaio, il Santa Margherita, il Sant'Anna e la Cupa, oggi quasi tutti prevalentemente intubati. Nell'antichità, invece, gli Etruschi scelsero quest'area proprio perché ricca d'acqua, ma presto si accorsero che il terreno era anche franoso, cosa che nei secoli ha dato luogo costantemente alle poderose fondazioni e fortificazioni di cui Perugia è ricca.
Il 1 gennaio di questo nuovo anno, sollecitati da una stupenda e inaspettata giornata di sole, ci siamo avventurati lungo uno di questi 4 valloni di accesso a Perugia, potremmo dire che abbiamo risalito a mezza costa ila valle del fosso Santa Margherita da Ponte San Giovanni a Perugia. In epoca medioevale, al termine di questa strada, proprio alle porte della città, sorgeva …il solito Convento benedettino, il Convento Santa Margherita. Nel 1814 il monastero e tutti i suoi beni vennero espropriati e destinati a nuovo uso come ospedale dei pazzi. Comincia così la storia dell'ex-ospedale psichiatrico Santa Margherita di Perugia. Una storia appassionante che, recentemente ( anno 2009) è stata ricomposta e raccontata dal regista Carlo Corinaldesi nel suo documentario Dentro le proprie mura. Questo documentario racconta la rivolta culturale che permise la chiusura del manicomio a Perugia e restituisce a tutti, soprattutto alle giovani generazioni, la memoria di questa grande conquista sociale. Io ho voluto ripercorrere le tracce che questa storia ha lasciato nel nostro paesaggio cittadino.

Per questo, da molto avevo in testa di esplorare questo possibile itinerario che offre spunti paesaggistici, storici e anche metafisici: oltre la realtà. Questo viaggio ha per me una interpretazione simbolica. Mi sono sempre immaginata la discesa al Parco dell'ex manicomio di Perugia come una sorta di discesa nell'Ade, a gironi digradanti a seconda della gravità della malattia mentale presunta o accertata, con tanto di fiume Acheronte ( il fosso Santa Margherita, per l' appunto). Oggi, dopo aver percorso questi 5 km fin su all'uscita in Via XIV settembre, ne ho la conferma. Sui muri del sottopassaggio, all'ex guardiola d'ingresso all'area manicomiale, qualche giovane sticker artist ha scritto OVER THE HILL. Perfetta conclusione a questo mio piccolo viaggio reale, fantastico e simbolico!


Il primo tratto di passeggiata, si svolge in mezzo ai campi, Strada di Valiano, Strada S. Michele Arcangelo fino all'imbocco della salita di San Simone del Carmine. Questo tragitto ci offre la vista dell'acropoli sempre più vicina e circostante. La prospettiva è insolita, un privilegio dei pochi cittadini che abitano in questa campagna perugina, non tutti, devo dire, contenti di vederci passeggiare per le loro "strade", in mezzo a oliveti, campi, legnaie…e lussuose case coloniche. Si scorgono in alto, il castello di Monterone, la chiesa templare di San Bevignate, il cimitero monumentale di Perugia.
Quando si arriva in Via Enrico dal Pozzo si entra nell'area del parco psichiatrico Santa Margherita e qui c'è tutta questa appassionata storia da raccontare, filtrata anche dai ricordi personali legati al recente uso di questi padiglioni, dopo la riforma Basaglia, come sede di svariati istituti scolastici, dell'università per stranieri, residenze per anziani, orti urbani, etc. Arrivati in cima alla salita, si sbocca in Via XIV settembre, si esce dall'Ade, e si entra nella città dei vivi, dei sani. Io consiglio di imbucare Perugia per la Porta medievale di Santa Margherita, inglobata nelle mura papaline cinquecentesche. Questa porta era stata murata nell'ottocento e riaperta solo nel 1934. Da qui si può esplorare, con molta soddisfazione, il rione Porta Sole.

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Sulla mappa google digita: Strada San Michele Arcangelo Perugia

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