martedì 11 gennaio 2011

Nocera Umbra e l'Aquila un destino comune?

di Filippo Tronca, su Abruzzo24ore.



Nocera Umbra come la vicina Giove, per anni dimenticate al loro destino post-sismico, una volta che i riflettori si sono spenti sul terremoto dell'Umbria e delle Marche, hanno riscoperto la celebrità, e le luci della ribalta mediatica, solo dopo il terremoto del sei aprile 2009 a L'Aquila, diventando meta di pellegrinaggio per inviati gabibbi, agguerriti capitan ventosa, e indignati logoteti del regno, che hanno ricordato agli italiani che dopo tredici anni dal terremoto umbro, presunto miracolo, Nocera Umbra ancora non viene ricostruita e il suo centro storico è in buona parte distrutto. E che nella piccola frazione di Giove ci sono famiglie che vivono ancora nei container. Il tutto per imbastire una discutibile sineddoche televisiva: far passare cioè la parte, una piccola parte, per il tutto, infiocchettando così un chiaro messaggio ai telespettatori italiani: ''Visto che ha combinato Prodi? Altro che miracolo, il vero miracolo è quello che si sta facendo a L'Aquila!''. E ai telespettatori aquilani: ''Non vi lamentate troppo, non vedete che anche in Umbria ci sono dopo 13 anni case distrutte, zone rosse e macerie? E c'è gente che vive in umidi e orribili container, invece che in bellissime C.a.s.e.?''...

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