Ognuno di noi può interpretare questa frase in vari modi, nel caso nostro di domenica scorsa, si è trattato proprio di ripercorrere fisicamente una traccia di sentiero su cui c'eravamo trovati più di 4 anni fà, in compagnia di amici e colleghi, tutti appassionati estimatori di boschi, natura, escursioni, storie.
L'itinerario in questione, è l'anello Borgo Coloti, Pieve de Saddi, Rocca d'Aria, in zona Montone, percorso al tempo sotto la guida di Gino Martinelli a caccia di foglie ( leaf peeping) insieme a fotografi, giornalisti narranti, esperti di racconti di viaggio… questa volta ci torniamo del tutto da soli …beh si fa per dire, siamo sempre in 6: mamma, papà e i 4 bambini, di cui l'ultima in zaino per un totale di 9 km e 350 m circa di dislivello.
E' una mite giornata di novembre, il bosco ci invita ad entrare…una sbirciatina verso il borgo, Anna e Franco saranno svegli? Sembra di no…non si vede nessuno; partiamo, ci incontreremo dopo alla Festa del Bosco a Montone.
Questa volta l'ispirazione ci è data dalla leggenda di San Crescenziano e il Drago. Crescenziano era un legionario romano del tempo di Diocleziano, portatore della fede cristiana nella Valle Tiberina. Come più volte vuole l'agiografia dei santi, qui, Crescenziano dovette sconfiggere un temibile drago che uccideva la popolazione con il suo alito letale. Crescenziano morì martire, prima bruciato e poi decapitato, non dal drago, però! Lungo il tracciato dell'itinerario incontreremo la fonte del drago, una sorgente sulfurea ritenuta la tana del mostro, e giungeremo alla Pieve de Saddi, ove venne seppellito Crescenziano. La leggenda vuole che a Pieve de Saddi fossero stati rinvenuti una costola dell'animale e un frammento dell'elmo di Crescenziano…tanto basta per credere a questa storia!
Quindi, descrizione dell'itinerario e mappa alla mano... ci incamminiamo.
Ed ecco tutte le foto della nostra escursione.