domenica 22 febbraio 2015

Intorno a Monte Canneto

Canneto è una frazione del Comune di Perugia, la si raggiunge lasciando la città alle spalle e dirigendosi a nord, senza perdere mai di vista la sagoma del Monte Tezio.
Canneto è per l'appunto un colle del gruppo del Tezio, un giro attorno di pochi chilometri, 8 per la precisione, basterà a proiettarci indietro nel tempo di mille anni, spingendoci dritti dritti nel basso medioevo.

Si parte dal parcheggio della chiesa di Canneto e dopo 1 chilometro in salita, si piega a destra lasciando l'asfalto …ed entrando perfettamente in quella che doveva essere la dimensione delle colonìe agricole medievali di Perugia. 



La colonìa parziaria (più avanti e più spesso denominata mezzadria) era un sistema feudale di sfruttamento dei fondi rurali in base al quale il proprietario o chi ne godeva il diritto li affittava a chi si obbligava di coltivarli nel comune interesse di dividerne i prodotti. 
Non so dire se, da queste parti dell'Umbria, questa forma di gestione fosse stata conveniente o meno, ma la presenza dei numerosi insediamenti rurali e l'estensione dei poderi, ancora oggi ampiamente sfruttati, mi suggeriscono una certa abbondanza di cui dovevano godere i proprietari del fondo. Probabilmente meno bene sarà andata ai coloni. 



Durante il percorso si incontrano varie case coloniche: Casa Trosca, Case di Sopra, con una bella torre piccionaia medievale, e Case di Sotto. 
Sono grandissime case, dovevano contenere delle famiglie grandi, molto numerose. Una necessità dettata dalla scarsità dei mezzi di produzione tipica di questi sistemi di conduzione della terra: pochi capitali su terre di medie dimensioni e…grande prevalenza del lavoro umano. 



L'immaginazione si attiva fervidamente, e anche se lungo il tragitto non incontriamo che altri 3 camminatori e i soliti 2 cagnolini adottati da Davide lungo tutto il percorso, queste campagne mi si popolano di vita, le case si riempiono, dai campi mi arrivano i suoni del lavoro.


Dopo Case di Sotto, si procede in discesa. Borgo Colognola giace lì in basso con tutta la sua imponenza e ci attende come fossimo dei cavalieri erranti. 
Colognola è un borgo che risale al 1200, il suo nome ci spiega tutto, colognola, coloniola, piccola colonìa.



Un gigantesco mandorlo, già fiorito, ci privilegia di ospitarci per la nostra consueta pausa panino…sta lì appena fuori dalle mura del borgo. Tutto sarebbe perfetto se non fosse che al borgo oggi è tutto un via vai di macchine, mezzi, e faccendieri impegnati nel disallestimento di chissà quale importante cerimonia. Colognola è diventata una lussuosa dimora storica per grandi eventi e ospitalità di alta qualità.
Ciò non ci impedisce una sbirciatina…ma l'incanto è guastato.






Proseguendo nel nostro anello, ecco invece che ci appare da lontano il caratteristico campanile a vela della Pievuccia, un altro insediamento.

Qui possiamo riprendere a lavorare con l'immaginazione; una piccola chiesa completamente coperta dai rampicanti e poche case umili tutte intorno ci richiamano alla natura plebea e povera di questo genere di organizzazioni territoriali: le pievi.
La Pievuccia ci piace di più, ci sembra alla nostra portata. Le sue case sono abitate anche ora, qualcuno ci viene a trascorrere del tempo. La Pievuccia è sospesa nel tempo e ad esso ricongiunta: 4 libri su un muretto, piante grasse ben curate, un tocco di vernice gialla al pergolato, un tavolino al sole.






Ricordo di aver studiato che dove c'è una Pieve c'è anche dell'acqua…mi aspetto di trovarla a breve proseguendo nella passeggiata!
E come ti sbagli? I ragazzi avvertono il rumore del fosso…ed ecco la sorgente! Chiusa oggi con con dei portelloni per ragioni igieniche, ha riversato il suo rigagnolo d'acqua nei secoli dei secoli, chissà da quanto tempo?


Attraversiamo il fangoso fondo del fosso e risaliamo l'altro versante del canalone. Dopo pochi metri la vista si apre su altri campi, sui colli circostanti, si vede la cresta di Monte Pacciano e davanti Monte Malbe.






Si continua a scendere, ecco il Castello dell'Oscano, dai camini delle sue sue cucine escono avvolgenti fumi, anche qui oggi si va di matrimonio...  ed ecco Cenerente, pieghiamo sempre a destra fino a tornare al punto di partenza e in macchina è di nuovo il 2015.